mercoledì 31 dicembre 2014

Mezzanotte d'Orata....

Esiste un mondo, un mondo di mezzo ed anche uno di sotto....
Io, faccio parte di quest'ultimo.
Invisibile, a volte ostile, affascinante, pericoloso, freddo, caldo, dai mille colori in funzioni delle latitudini sino ad arrivare al buio della notte se si scende nelle profondità.
Ci vivo da sempre, non posso farne a meno.
Io respiro, io mi sposto, io vivo la dove altri non potrebbero.
Mi piace vedere il mondo che si affaccia su quello di sotto alla ricerca di un qualcosa o di un qualcuno.
C'è sempre il pivello che arriva sino qui da chissà dove con la pretesa di prendermi.
Io lo guardo da sotto, lo fisso meglio occhi ci giro intorno, mi prendo gioco di lui ed infine me ne vado...
Già....io non ho limiti, sono libera, non ho confini, nessuno mi chiederà mai il passaporto per arrivare chissà dove.
Proprio oggi, ormai verso sera, arrivo nei pressi della spiaggia di Fetovaia, sull'Elba.
Arrivavo da un giretto fuori porta, mi ero presa un po' di svago andando a mangiarmi due cozze in Corsica.
Mi avvicino alla riva e scorgo due tipi strani, imbacuccati come se dovessero attraversare il polo Nord.
Lei, seduta su un tronco, con in mano quello che gli umani chiamano e book, intenta a leggere con solo più gli occhi liberi mentre tutto il resto del corpo era sigillato da maglioni, giacche a vento, cappelli in pile e persino i guanti a proteggere le mani.
Nel suo sguardo languido, un silenzioso e dolce urlo di aiuto nei confronti di lui " portami a casa, ho freddoooooo" !!
Lui invece, indossava un giaccone con cappuccio, la goletta tirata su sino al mento, sigaro in bocca e sguardo fisso verso la punta di quell'aggeggio che tutti chiamano canna da pesca.
La fissava con avidità, scrutava ogni suo possibile movimento, sperava e non la mollava per un istante.
Giro intorno, lui non può vedermi ne tantomeno sentirmi.
Io rallento la mia corsa, mi fermo, lo osservo e quasi lo compatisco.
Ma non avrai freddo la fuori ? Mi chiedo io 
E' buio pesto, ci sono 3 gradi, il vento forte gli sferza gli occhi e vedo il fumo del sigaro che esce dalla bocca roteando su se stesso e spostandosi violentemente a destra per poi sparire.
E' motivato dalla sua nuova passione invernale, quasi mi fa pena vedere il suo sguardo di rassegnazione.
Mi avvicino alla lenza, la seguo con lo sguardo, noto sul fondo un amo sul quale giace avvinghiato un verme Coreano.
Mi avvicino e gli chiedo se abbia sofferto.
Lui, con un rantolo di voce mi risponde " si, e' stata dura e dolorosa, quel sadico, prima mi ha acquistato al negozio di pesca pagando al proprietario un euro per avermi, poi mi ha conficcato un amo in bocca e come se non bastasse, dopo avermi fatto fare un volo di circa 150 metri, ora mi trovo qua'.....ed ho pure freddo...."
Sconvolta da quel racconto risalgo, mi avvicino nuovamente all'uomo incappucciato per guardare in faccia la sua crudeltà.
Lui è sempre lì, sguardo fisso verso la canna, il sigaro e' terminato, ora ha entrambe le mani in tasca.
Lei invece, sempre più intirizzita dal freddo, sento che lo chiama....
" Gianni, è quasi mezzanotte.....non credi che sarebbe ora di rientrare ?"
Lui, inspirando profondamente come per prendersi ancora qualche secondo prima di rispondere, esclama:
" Gisella, dammi ancora cinque minuti, lo sai che ci tengo a prenderla "
Sollevo gli occhi al cielo scoraggiata, squoto la testa e mi allontano.
Passo di fianco al mio nuovo amico Coreano per salutarlo, lui è la, sguardo triste di chi si sente già vicino alla fine.
Mi affianco, con un colpo di pinna caudale gli do una pacca amichevole sulla spalla.
Lui mi chiede " che succede la fuori ?"
Io gli rispondo " tranquillo, c'è un tipo, si chiama Gianni credo di Torino dall'accento, con la sua compagna di nome Gisella, tutti infreddoliti, sono lì in spiaggia da soli e nel buio più assoluto. Lui si è messo in testa di poter pescare...........
Proprio non capisco, c'è un mondo la sopra che brilla, tutti che fanno festa, tutti che ridono, brindano e stappano bottiglie.....mentre invece quei due che fanno ? Soli, nel buio freddo della notte a cercare di pescare.......che tipi strani !
Il verme mi guarda e lapidario mi dice " magari loro sono felici così ........e magari tutti gli altri che stappano, brindano, ridono, ecc......lo fanno solo perché il calendario lo richiede "
Calendario, rispondo io ? 
Eh si, e' mezzanotte del 31 dicembre mia cara......una bella mezzanotte !!! Risponde il verme.
Caspita, devo andare, ho una festa che mi aspetta con i miei amici ......
Aspetta......prima di andare via dimmi almeno come ti chiami, sai com'è .....magari non ci vedremo mai più......
Ci vedremo ancora mio caro amico verme Coreano.......mi chiamo Orata !!!!

Buon anno !



mercoledì 24 dicembre 2014

Buongiorno amico...Buongiorno Nuovo Anno....

Ultimi metri di una salita faticosissima. 
 Le mani si aggrappano alle rocce per aiutare il corpo stanco ad affrontare ciò che ormai mi separa dalla vetta. Il freddo intenso, l’aria tersa dell’inverno e quel gelo che ferma il tempo immobilizzando la vita, li sento sulla pelle e sulle ossa, ma sono quasi in cima. 
Ancora un passo……. ormai ci sono, sono sulla vetta. 
Mi volto, lancio lontano lo sguardo alla ricerca del punto dal quale un anno fa sono partito. 
Rivedo i singoli passaggi, i guadi, le salite, le discese, le verdi valli, le ripide pareti, le nuvole, la pioggia, il vento ed il sole. 
Rivedo tutto, ogni singolo istante di ciò che è stato e di ciò che ormai è storia. 
Mi volto di centoottanta gradi e cerco di scrutare avanti, verso quel punto lontano che solo fra un anno come oggi raggiungerò. Non lo vedo, lo posso solo immaginare. Posso cercare di far credere a me stesso che non troverò più guadi, pareti verticali, nuvole e pioggia, bensì unicamente sole e verdi valli. Ma nonostante sia un eterno bambino non mi credo. 
So bene che mi imbatterò in quelle mille difficoltà che fanno della nostra vita un insieme di istanti difficili da superare. Nel contempo so però anche molto bene che ci saranno istanti, seppur brevi, dove il mio cuore darà al mio corpo quell’impulso di carica positiva chiamato gioia….
per questo riparto, per questo abbandono la vetta e ricomincio a muovermi. 
Per non morire, per non sentirmi mai dire da nessuno che sono arrendevole….per non vivere di un ricordo bensì per cercarne altri mille da creare. 
Questa e solo questa è la mia visione di un anno che termina ed uno nuovo che sta per ricominciare. Una nuova sfida, un qualcosa da affrontare al cento per cento, vivendo ogni istante come fosse l’ultimo ma cercando di vivere il successivo come fosse il più importante. 
Una nuova storia da scrivere, da disegnare su quel notes che ad ognuno di noi è stato donato quando, per volontà di qualcuno, siamo venuti al mondo. 
Noi non siamo null’altro che una penna, la quale zigzagando fra le lettere di un alfabeto vivente, compone frasi che qualcuno forse un giorno leggerà. 
Siamo ciò ci impegniamo di essere, mai o difficilmente ciò che realmente vorremmo diventare. 
Se mi chiedessero di dire cosa vorrei veramente essere, credo come tutti, sarei in difficoltà nel definirlo. Non mi importa essere nulla di diverso da ciò che il mio prossimo sogno mi indicherà. 
Libero come lui, infinitamente silenzioso ed invisibilmente mio. 
Sarà bello, vivere, soffrire, cadere, rialzarsi, ricominciare a correre per poi alla fine arrivare e gioire. 
Sarà bello farlo inseguendo un sogno, ogni giorno, senza mai mollare, senza mai darsi per vinti, credendo fortemente che tutto ciò che facciamo null’altro sarà se non scrivere una nuova pagina sul nostro notes della vita. 
Guardo avanti, il nuovo cammino che mi aspetta. In lontananza scorgo mille pareti ripide che ostacoleranno il mio cammino. 
Sorrido…..pensando che comunque fra una parete e quella successiva troverò di certo una valle dove riposare, chiudere gli occhi e………..sentirmi libero, libero ancora di sognare ! 

Buon nuovo anno a tutti, Gisella e Gianni